LA SCUOLA DI SAN FELE ACCORPATA A BELLA: “MA NOI SIAMO PIÙ VICINI AD ATELLA”

Pubblichiamo di seguito il comunicato del gruppo consiliare di San Fele “l’Alternativa” che commenta così il piano di dimensionamento scolastico e l’accorpamento del comprensivo a quello di Bella.

“Il Gruppo Consiliare di opposizione del Comune di San Fele “l’Alternativa” si rivolge ai cittadini di San Fele per segnalare che il Sindaco Sperduto ha sacrificato l’interesse dei cittadini di San Fele a interessi elettorali, le elezioni si avvicinano, cercando, come è nello stile dell’uomo, di lasciare il cerino in mano al Presidente della Provincia Dr Nicola Valluzzi.

Stiamo assistendo, noi cittadini di San Fele, a una commedia dai contorni esilaranti e contemporaneamente drammatici. L’attore principale su questo palcoscenico degli orrori è il nostro Sindaco, il Sindaco Sperduto. Oggi è nel ruolo del Masaniello, minacciando il mondo intero contro il piano di ridimensionamento scolastico proposto dalla Provincia di Potenza.

Noi su tale proposta siamo in totale disaccordo, non è possibile che si decida di imperio e senza ascoltare nessuno di approntare il piano di dimensionamento scolastico, cancellando l’istituto Comprensivo di San Fele ed accorpandoci all’istituto comprensivo di Bella; se ridimensionamento deve essere, che sia con un territorio a noi più vicino, per storia, per geografia per rapporti con gli abitanti di Atella, molti con origini sanfelesi.

Il Sindaco Sperduto con un salto carpiato degno dei migliori tuffatori della tradizione italiana, asserisce che nulla sapeva, poverino, lo ha saputo il 27/12/2017, quando è stato presentato dalla Provincia di Potenza. Nel Consiglio Comunale del 28/12/2017, quando su un intervento del consigliere di opposizione dr. Faruolo, leggendo la nota della Provincia del 22/12, nota che ripercorreva la storia della nascita del piano di ridimensionamento, leggendo, in particolare il passaggio sentiti i sindaci e gli amministratori. Il Sindaco non sapeva e non conosceva il contenuto del piano, insomma: la provincia può scrivere quello che vuole. Il Sindaco minaccia, con i vari articoli di giornale, addirittura il ricorso al TAR, tanto il Presidente della Provincia Nicola Valluzzi non può esimersi dal rispondere con una nota della provincia del 05/01/2018 e riportata sul sito istituzionale. Dove si ribadisce che i sindaci sono stati ascoltati più volte e quindi il Sindaco Sperduto sapeva e taceva, pensando che i sanfelesi fossero dei fessi.

Riportiamo un estratto della nota della Provincia di Potenza del 05/01/2018:

“Le posizioni assunte nei giorni scorsi in merito alla proposta di dimensionamento scolastico adottata dal consiglio Provinciale di Potenza poco hanno a che fare con la necessaria e obbligatoria (imposta da una legge dello Stato) riorganizzazione della rete territoriale dell’istruzione pubblica”. Infatti – continua il Presidente – dopo l’approvazione delle linee guida da parte della giunta Regionale, sono state effettuate tutte le consultazioni previste ed è stato allungato il confronto con le Amministrazioni locali e il mondo della scuola di oltre un mese rispetto al calendario fissato nelle linee guida, contrariamente a quanto strumentalmente asserito da taluni. Tutti i sindaci sono stati formalmente convocati per le obbligatorie consultazioni, la conferenza finale e singolarmente sentiti, chi ne ha fatto richiesta; sono state rispettate in maniera puntuale le previsioni di legge e gli indirizzi delle linee guida”. “Rispetto a talune libere considerazioni. Mi rendo perfettamente conto- conclude Valluzzi – della contingenza elettorale ma forse sarebbe stato più responsabile da parte di tutti animare il dibattito su come superare la situazione delle 99 pluriclassi nei comuni della provincia o come strutturare in quelle scuole forme alternative di didattica. Ma non mi rassegno alla conclusione che il destino delle presidenze sottodimensionate prevalga su quello degli studenti”.

Presidente Valluzzi ma con chi si accompagna? Dopo questa nota pubblicata dalla Provincia, se Lei Sig. Sindaco avesse un moto di orgoglio si dimetterebbe, insomma la nota della Provincia gli dà del bugiardo, ma per lei queste questioni etiche, morali, sono un dettaglio, unico obiettivo, le prossime elezione a qualsiasi costo e con ogni mezzo. Che brutto destino si è scelto, il raccatto del voto non deve essere un bel vivere.

Noi abbiamo il diritto di sapere, se l’interesse di tanti è stato sacrificato all’interesse di pochi. I Cittadini di San Fele devono poter decidere del proprio destino, pur nel rispetto della legge e delle norme, la nostra collocazione naturale è con l’istituto comprensivo di Atella. La politica, tutta, deve essere più coerente e non essere contraddittoria, dove da un lato si approva una legge nazionale sui piccoli borghi, e come farli sopravvivere e dall’altro le pluriclassi proliferano, anzi siamo già nell’era delle pluriclassi. I nostri padri hanno frequentato pluriclassi i nostri figli frequenteranno pluriclassi, abbiate il coraggio di dirci in modo brutale e sincero che dobbiamo andarcene dai nostri paesi, che il prossimo passo è la chiusura per legge dei piccoli paesi, costano troppo”.