“LA GIUNTA COMUNALE DI LAVELLO HA FALLITO”: QUESTE LE DICHIARAZIONI

LAVELLO

Il gruppo consiliare del Pd di Lavello, in una nota a firma di Giusi Fortunato, Raffaele Pettorruso e Pia Tummolo, rende noto che il Consiglio Comunale del 28 Luglio scorso ha discusso su Astea, società in house providing a cui sono affidati i servizi pubblici della città.

Come si legge nella nota:

“A fronte dell’impegno assunto in campagna elettorale di un patto per il risanamento economico del Comune di Lavello, la Giunta Altobello ha votato per stornare risorse pubbliche al fine di risanare la società partecipata, già da due anni in sofferenza e che, come si legge nel piano di ristrutturazione ha sempre avuto grosse criticità economiche.

È sicuramente venuta meno, la responsabilità in capo al primo cittadino, della vigilanza, dell’esercizio del “controllo analogo” quindi, di fatto, chi avrebbe dovuto tutelare le risorse pubbliche ed il patrimonio, oggi, dissipa.

Incremento dei costi del personale (senza spiegare se sia una condizione contingente o strutturale), invarianza dei ricavi collegati al servizio di igiene (nonostante “il vantaggioso” sistema di “raccolta differenziata spinta” dei rifiuti), inadeguatezza economica del contratto di servizio relativa alla raccolta, e una non quantificata cancellazione di crediti non esigibili, hanno portato la giunta a varare un piano di ristrutturazione che vede la ricapitalizzazione della società Astea con fondi dell’avanzo libero dell’amministrazione ovvero a sottrarre fondi che il comune avrebbe potuto usare per offrire altri servizi ai cittadini e che in futuro potrebbero portare all’aumento di alcune tasse come la Tari.

A quanto ammonti poi la perdita della Società partecipata non è dato saperlo con precisione: si parla di circa 111000 euro. Ma sul punto non c’è chiarezza.

Senza volerci soffermare sul pasticcio della nomina dell’amministratore della società partecipata, prima non di “nomina politica” ma tra i dipendenti dell’Ente, poi con procedura comparativa dei curricula, per finire col farsi legittimare, col consiglio di ieri, ad una nomina diretta: tanto a “conferma” di quanto sostenuto dal sindaco di tenere separata la politica dagli interessi e con buona pace del direttore di Astea che è anche segretario locale del Pd.

Alla luce di tutto questo c’è  un solo dato che rileva: il fallimento della politica di questa giunta e di chi ne è a guida e di questo non possiamo che prenderne atto ed esserne rammaricati, come esponenti politici”.