GLI STUDENTI DI MELFI E LAVELLO INSIEME AI DETENUTI DEL CARCERE DI MELFI PER UN EVENTO DAVVERO EMOZIONANTE

Un centinaio di studenti melfitani e lavellesi provenienti dall’Istituto Economico Gasparrini e dal Solimene, con alcuni animatori della Parrocchia Sacro Cuore di Lavello, hanno preso parte come spettatori a una performance di teatro sociale integrato dal titolo “Ulisse sono io“, presso la Casa Circondariale di Melfi.

La rappresentazione, curata dalla Compagnia teatrale La Buona Creanza, si inserisce tra le manifestazioni promosse dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che ha istituito per il 27 Marzo 2017 la Quarta Giornata Nazionale del Teatro in Carcere.

I detenuti hanno condiviso, in un clima di grande commozione, l’avventura della propria esperienza umana e hanno  raccontato, con parole molto intense, il loro “errare”: errare nel senso di peregrinare tra le mille peripezie della vita, ma anche, tra le righe, nel senso di sbagliare. Sbagliare ma redimersi, cadere per poi rialzarsi, più forti e consapevoli.

Ulisse, dimentico di tutto e di tutti, abbandona la sua gente e i suoi affetti più cari, assecondando la sua insaziabile curiosità fino a naufragare e a perdersi in quel mare che, per molti suoi compagni, diventa una tomba. Le tentazioni nella vita sono tante, sembrano dire gli interpreti ai ragazzi presenti, ma sono solo illusioni e menzogne: sono il canto delle sirene che distoglie dalla saggezza e allontana dal bene.

I detenuti della Casa Circondariale hanno interpretato la pièce con i giovani della Compagnia diretta da Lucilla Falcone, dando il loro originale contributo a un progetto più ampio sulla legalità e sulla cittadinanza consapevole;  si tratta di un percorso, “Anime in pena”, che attraverso un continuo confronto tra scuola e istituzioni vuole sensibilizzare e comunicare al territorio la realtà carceraria rivedendo, anche grazie alla guida degli operatori dell’area trattamentale, i luoghi comuni e gli stereotipi sulle persone detenute.