EMERGENZA ALL’OSPEDALE DI MELFI: “GRAVE CARENZA DI INFERMIERI E OPERATORI SANITARI”

Allarme della Fials provinciale di Potenza sulla grave carenza di personale infermieristico ed OSS presso il Presidio Ospedaliero di Melfi.

Nella nota si legge:

“L’organizzazione sindacale ribadisce che da troppo tempo si assiste a questa situazione che oggi è una vera e propria emergenza cronicizzata.

Si assiste da mesi a soli provvedimenti tampone con una gestione dell’emergenza nell’emergenza senza una soluzione stabile del problema.

E’ stata riferito alla scrivente che presso l’U.O. di Medicina, nonostante la carenza di personale, sia stato trasferito un Infermiere presso un’altra U.O., fatto grave che comporta gravi disagi per il personale in servizio dell’U.O. di Medicina.

L’accorpamento delle U.O.Medicina e Cardiologia, istituito solo per il periodo di ferie estive, purtroppo   continua; i due reparti sono strutturalmente separati, non c’è una continuità tra le due corsie ma sono due distinte strutture: ciò crea ulteriori criticità assistenziali essendoci turni di notte con due Infermieri in un un’ala e una sola unità in un’altra, senza considerare carenza di personale OSS.

L’Infermiere “tutto fare” è demansionato, senza un minimo di pianificazione delle attività durante il turno notturno crea “stress e conflitti tra gli operatori” su chi deve fare cosa.

Il Presidio di Melfi vive una situazione  organizzativa che lede i diritti dei lavoratori a partire dalla  pianificazione ed elaborazione dei turni, che come viene riferito a codesta organizzazione sindacale, sembrerebbe in contrasto con il D.lgs 66/2003, questo ovviamente sarà oggetto di verifiche e approfondimento per eventuali azioni legali.

Lavorare cronicamente con personale ridotto da un lato e con la richiesta di prestazioni assistenziali sempre più alte dall’altro porta inevitabilmente a erogare un’assistenza non all’altezza degli standard richiesti e delle aspettative dei cittadini.

Nonostante le continue segnalazioni fatte già in passato, purtroppo, nessuna “dignitosa” soluzione, a garanzia della qualità delle prestazioni e della sicurezza degli operatori e dei pazienti, si è palesata in fatti concreti.

Si ribadisce che è l’obbligo del datore di lavoro l’adozione delle misure di sicurezza per la tutela della salute dei dipendenti e della qualità delle prestazioni assistenziali.

La Fials chiede un immediato e tempestivo intervento riservandosi ogni azione a tutela  dei lavoratori coinvolti”.