BARILE: “NON VOLEVO UCCIDERE REMO”, QUESTA LA VERSIONE DELL’OMICIDA. ESEGUITA L’AUTOPSIA

Si è svolto presso il Tribunale di Potenza l’interrogatorio nei confronti di Alessandro Caccavo, il 64enne di Barile accusato di aver ucciso Domenica mattina il vigile urbano di 57 anni Remo Giuliano.

L’udienza di convalida si è svolta davanti al gip Amerigo Palma.

Caccavo, custode in pensione, ha fornito la sua versione dei fatti raccontando una serie di situazioni che con il tempo sono degenerate fino ad arrivare all’episodio di Domenica.

Alla base degli attriti motivi passionali e di gelosia nei confronti di una donna di origine albanese.

Caccavo, pur confessando di essere stato lui l’autore del delitto, ha affermato che i colpi sono partiti per sbaglio.

Pare inoltre che Caccavo avesse assunto psicofarmaci di recente.

Intanto è stata svolta l’autopsia sul corpo di Giuliano che ha evidenziato come i colpi sparati non fossero 6 ma 10.

Remo lascia una moglie e due figli e l’intera comunità si stringe attorno al dolore della famiglia.