ADESSO È DAVVERO UFFICIALE: È NATO FINALMENTE IL PARCO DEL VULTURE!

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Psi, Pdl-Fi, M5s, Udc e Gm e 1 voto contrario di Lb-Fdi) il disegno di legge della Giunta sulla istituzione del Parco naturale regionale del Vulture.

L’area del Parco naturale regionale del Vulture comprende i territori dei Comuni di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Rionero, Ripacandida, Ruvo del Monte e San Fele. Costituiscono aree contigue (ai sensi dell’art. 32 della legge n. 394/91) quelle non comprese nel perimetro del Parco e ricomprese nella delimitazione del bacino idrominerario del Vulture. “I singoli Consigli comunali, con propria deliberazione da comunicare al presidente della Comunità del Parco ed al presidente della Giunta regionale, stabiliscono (emendamento Romaniello) l’inserimento nel perimetro del Parco delle aree contigue ricadenti nel proprio territorio”. Su questo tema un ordine del giorno, proposto da Lacorazza (Pd) ed approvato all’unanimità dall’Aula impegna il presidente della Regione “affinché nella prima seduta utile della Comunità del Parco vengano valutate ed attivate le procedure di ampliamento”.

Previsti diversi livelli di tutela: nel livello 1 sono compresi territori di elevato interesse naturalistico e paesaggistico con insistente o limitato grado di antropizzazione, il livello di tutela 2 include territori di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione, a tale livello di tutela sono sottoposte le aree che non rientrano nei livelli di tutela 1 e 3; il livello di tutela 3 racchiude territori di rilevante valore paesaggistico, storico e culturale con elevato grado di antropizzazione, a tale livello sono sottoposti gli ambiti urbani, periurbani ed extraurbani produttivi, individuati nei regolamenti urbanistici vigenti.

Tra le finalità della istituzione del Parco del Vulture quella di tutelare e conservare le specie e gli habitat naturali nonché valorizzare le caratteristiche geologiche, paesaggistiche, storico-archeologiche e paleontologiche del territorio con particolare riferimento alla emergenza ambientale, geomorfologica ed idrogeologica costituita dai laghi vulcanici di Monticchio e del monte Vulture; proteggere le specie animali e vegetali autoctone nell’area naturale, organizzare il territorio per la fruizione per un’utenza ampliata (disabili, anziani e bambini) a fini culturali, scientifici, didattici, turistici e ricreativi, promuovere lo sviluppo sostenibile mediante la riduzione della produzione di rifiuti con la attivazione di raccolta differenziata e l’utilizzo o la produzione di energie a basso impatto, agevolare, anche in forma cooperativa, le attività produttive compatibili.

Un ordine del giorno proposto dai consiglieri Napoli, Castelluccio (Pdl-Fi), Robortella e Lacorazza (Pd), approvato dall’Aula all’unanimità, impegna la Giunta “ad esperire, in tempi estremamente celeri, ogni azione utile e necessaria all’istituzione del Geoparco europeo nel comprensorio territoriale denominato ‘Laghi di Monticchio’ e del più vasto comprensorio di interesse archeologico, storico, culturale e naturalistico e di riferire al Consiglio regionale con cadenza trimestrale sullo stato di esecuzione del suddetto iter procedimentale; di verificare eventuali ed ulteriori siti di valenza ambientale da candidare per il riconoscimento di European Geoparco, in linea con quanto in essere in Regione sotto l’aspetto legislativo e programmatorio nel contesto della rete ecomuseale”.

Nel dibattito che ha proceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi), Romaniello (Gm), Santarsiero, Lacorazza e Robortella (Pd), Napoli (Pdl-Fi) e l’assessore all’Ambiente Pietrantuono.

L’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, ha dichiarato:

“Abbiamo approvato una legge importante, che istituisce il Parco regionale del Vulture, che intende per prima cosa rafforzare i livelli di tutela per quanto riguarda l’area dei due laghi di Monticchio. Abbiamo così istituito un’autorità sovracomunale che potrà aggiungere competenze per un’azione di conservazione più forte. Stiamo cercando però di avviare una fase di transizione, che da una parte punti alla valorizzazione della biodiversità, anche allargandoci ad altri comuni che intendono aderire al Parco, dall’altra riesca ad avviare un processo di valorizzazione di tutta l’area. Il perimetro di un Parco, infatti, non deve essere solo interpretato come oggetto per la conservazione, ma deve essere visto come strumento per guardare avanti, in un’ottica di miglioramento”.

Per il consigliere regionale Vito Santarsiero:

“L’approvazione del Parco Regionale del Vulture rappresenta un momento di grande importanza per l’intera regione ed un momento tra i più significativi di questa legislatura regionale.

Si rafforzano le politiche di tutela, valorizzazione e salvaguardia delle nostre aree di maggiore pregio ambientale. L’area del Parco del Vulture rappresenta un’area di grande pregio paesaggistico. Sede di un bacino idrominerario di valenza nazionale è, inoltre, area caratterizzata da una biodiversità di qualità assoluta e da caratteri antropologici di grande valore. Con la istituzione del Parco si apre non solo una stagione di maggiore tutela del territorio ma anche una stagione che apre sempre più ad un modello di sviluppo centrato sulle politiche correlate alla sostenibilità ambientale, il tutto connesso, nel caso di questa parte della nostra regione, anche alla tutela e al rafforzamento di settori come quelli della coltivazione della vite e dell’ulivo.

In verità avremmo preferito una perimetrazione più coerente con le peculiarità del territorio e gli ambiziosi obiettivi di un Parco, è però un primo risultato di grande importanza da intendersi come avvio di un percorso destinato a rafforzarsi e completarsi con una perimetrazione più omogenea e vasta così come già emerge dalle richieste formali di molti comuni che chiedono ampliamenti dei confini e dalla necessità di tutelare sempre più e meglio il bacino idrominerario nella sua interezza”.

Soddisfatto anche il consigliere regionale Vincenzo Robortella:

“Con l’approvazione del disegno di legge che istituisce il Parco regionale del Vulture si prosegue sul percorso di tutela e valorizzazione del nostro territorio, con attenzione alle singole specificità ambientali presenti in Basilicata.

Anche l’area nord della Basilicata potrà fare riferimento ad un area protetta specifica che racchiude al suo interno zone speciali di conservazione in ragione delle specie autoctone presenti. Il processo di protezione della nostra Basilicata, mettendo in campo tutti gli strumenti utili dal punto di vista normativo ed economico, si arricchisce oggi con la nascita del Parco regionale del Vulture, un parco che fin da ora è chiamato ad affrontare sfide importanti per far conoscere a livello regionale e nazionale il patrimonio ambientale, storico e culturale presente in quest’area.

Tra le altre risorse presenti bisogna ricordare l’importanza, dal punto vista geologico, dell’area del Monte Vulture, che già di per sé rappresenta una zona di massimo interesse per la presenza dei laghi vulcanici di Monticchio e la possibilità di essere riconosciuto a pieno titolo come geoparco. Proprio in quest’ottica, la nascita del Parco regionale potrà contribuire fortemente alla promozione delle ricchezze geologiche presenti in tutta la regione, avviando un ragionamento di valorizzazione unitario valido per tutto il territorio”.